La sintesi vocale per DSA e più nello specifico per la dislessia è lo strumento compensativo principe per sostenere lo studio dei ragazzi con DSA. Per quale motivo? Fondamentalmente perché la dislessia interferisce con la decodifica del testo, però è buono ricordare che essere dislessico non significa non imparare a leggere. Un dislessico è in grado di leggere. Tant’è vero che specialmente negli adulti l’abilità della lettura è compensata. Allora perché usare un sintetizzatore di voce per la dislessia?
Perché usare la sintesi vocale per DSA
Pur avendo imparato a leggere, per un dislessico non significa che sia un processo naturale. Per un normolettore, la lettura è automatizzata. Questo significa che per leggere userà una quantità minima di energia. Per un dislessico questo non avviene. Quindi leggere richiederà sempre, e dico bene sempre, un impegno cosciente e una distribuzione dell’impegno cognitivo squilibrato tra la lettura e la comprensione.
Per chi ha imparato a guidare, basta ricordare la fatica che richiedeva un’ora di scuola guida e, dopo aver imparato ed essere diventati esperti, l’impegno che richiede far un viaggio di un’ora alla guida della macchina. Con l’esperienza i movimenti si sono automatizzati richiedendo pochissima energia mentale. Quindi, che la dislessia sia lieve o severa, l’affaticamento sarà importante e spesso a discapito della comprensione.
Un’altra ricaduta della dislessia è la scarsa accuratezza. Questo fatto ha due conseguenze importanti:
- la difficoltà di comprensione;
- il senso di insicurezza.
Quest’ultimo non è da sottovalutare, specialmente per gli adulti. Perché, per esempio, sul lavoro potresti dover dare una tua opinione su un’argomento presentato per iscritto. Ma dal momento che hai quella sensazione che forse hai capito male, probabilmente ti sarà difficile difendere il tuo punto di vista con efficacia.
La sintesi vocale non è utile solo nel caso della dislessia, ma anche per gli altri DSA. Per esempio nel caso della disortografia o della disgrafia, fare rileggere alla sintesi vocale ciò che si è scritto al computer aiuta notevolmente l’autocorrezione. Così come la calcolatrice parlante in dotazione con alcuni software di sintesi vocale (Leggi x me) facilita il controllo di una digitazione corretta.
Questi non sono gli unici motivi per cui un dislessico dovrebbe usare la sintesi vocale.
Il valore aggiunto della lettura
La lettura ha spesso una connotazione “laboriosa”. È associata giustamente al contesto scolastico, perché è lì che si impara a leggere e studiare. Inoltre gli apprendimenti passano principalmente attraverso questo canale. È vero che la lettura dà accesso a nuove conoscenze, nuove competenze e permette di aumentare le capacità di concentrazione e di analisi, ma c’è una componente della lettura che non dobbiamo perdere di vista.
La lettura infatti, oltre a sviluppare capacità creative e cognitive, ha un’importanza anche a livello relazionale. La condivisione di letture crea spesso un’atmosfera di calma e di intimità. Questa sfumatura è molto importante per i bambini in età prescolare. Il momento più emblematico di questo, è la favola della buonanotte. Tale contesto piacevole e positivo legato alla lettura, insieme allo sviluppo della creatività e del linguaggio, danno alla lettura un profumo piacevole. Questa bella sensazione offre in seguito un accesso positivo anche agli apprendimenti, ma purtroppo può essere severamente compromesso dalla dislessia.
Quindi potremmo dire che, se da una parte abbiamo la lettura con una funzione “lavoro”, dall’altra c’è anche la lettura con una funzione di piacere che bisogna preservare.
Che cos’è la sintesi vocale
Praticamente è una voce sintetica digitale. I lettori vocali, detti anche TTS (text to speech) si sono evoluti in maniera notevole, nel corso del tempo. Le voci generate dal computer o altro dispositivo, hanno acquistato un effetto vocale sempre più umano. Oltre a rendere l’ascolto più gradevole, recenti studi al riguardo hanno rivelato che questo progresso ha migliorato anche la qualità dell’apprendimento proveniente da esseri umani virtuali. Per di più sono sempre più accessibili, spesso sono già inclusi nelle funzioni dei nostri dispositivi, smartphone, tablet o computer.
Un ostacolo che si riscontra nell’uso di questo strumento è spesso dovuto al timbro robotico che tende a distrarre, sia per la voce meccanica che per gli errori di pronuncia. Quindi, nello scegliere una sintesi vocale gratis o no, è importante valutare la qualità della voce. Ne esistono di tanti tipi molto diverse tra loro. Per questo motivo è necessario provarne diverse per identificare quella più adatta per consentire un’attenzione ottimale e una buona comprensione. È importante non scoraggiarsi subito, ma provare più voci e allenarsi con questa modalità di lettura.
La sintesi vocale da sola non è sufficiente. Dev’essere associata ad un software che la gestisca. Anche qui ce ne sono diversi, tutti con funzionalità differenti. Per scegliere quello più appropriato è bene prima capire come e cosa si legge.
Come si usa la sintesi vocale con dislessia
In realtà, prima di capire come si usa, è necessario fare un passo indietro e fare una riflessione su come leggiamo. Generalmente non ce ne accorgiamo, ma con gli occhi scegliamo cosa leggere. Non ti è mai capitato di non leggere la fine di una frase perché avevi capito che non t’interessava? Oppure davanti ad una frase complessa o con parole sconosciute hai rallentato per permetterti di capirla meglio oppure l’hai riletta, perché non l’avevi capita? Tutti questi meccanismi servono anche nella lettura digitale. Si deve leggere con la sintesi vocale come si leggerebbe senza.
Scegliere con cura il software
Quindi è importante scegliere un software che abbia queste funzioni. Poter selezionare una frase o due, poter regolare la velocità di lettura, poter rileggere la stessa frase, tutte attività che devono essere facili, intuitive e disponibili. Perché, per essere funzionale, non deve far perdere tempo, anche se un periodo di prove e adattamenti sarà necessario.
Ragionare per scopi
Un altro fattore da considerare è cosa hai bisogno di leggere. Le funzioni necessarie non sono tutte uguali che tu debba leggere il messaggio di un’amico, un testo scolastico, un libro da studiare all’università, un’email aziendale o un romanzo. Quindi bisogna discernere lo scopo che si deve raggiungere in quel momento.
In sostanza la sintesi vocale necessita un uso consapevole e attivo. In fondo all’articolo ho inserito il link dell’AID che presenta un elenco di software sia gratuiti che a pagamento utili. Ti sarà pratico valutare le loro caratteristiche per decidere quale provare.
Le opportunità che offre un sintetizzatore vocale
La sintesi vocale offre diverse possibilità. Oltre al leggere in italiano, è possibile leggere in diverse lingue straniere. Può offrire la possibilità di trasformare la lettura in formato mp3, questo potrebbe essere utile per riascoltare un racconto o un testo di narrativa, magari passeggiando, oppure per ascoltare un ripasso per una verifica o un esame. La sintesi vocale ci può leggere qualsiasi testo digitale come anche gli e-book. Anche la lettura di un e-book può essere gradevole, perché il motore di sintesi Google, per esempio è un lettore vocale di testi di buona qualità. Ti potrebbe interessare “Come attivare la sintesi vocale Android”. Comunque nel caso in cui, per esempio, il testo non fosse selezionabile o fosse solo in cartaceo è necessario usare un software OCR.
Convertitore OCR per leggere tutti i file PDF
È una condizione indispensabile, per poter usare in maniera attiva una sintesi vocale, poter selezionare quello che interessa. Quando questo non è possibile o se si dispone solo di una copia cartacea, il riconoscimento ottico dei caratteri verrà in tuo soccorso. Esistono diversi software OCR online che permettono la conversione, sia di immagini in formato jpg (fotografando la pagina) che di file pdf non selezionabili, in formato word (doc).
Se serve per brevi testi l’app Google Lens può essere molto pratica per questo. Con la telecamera dello smartphone si inquadra il testo, si scatta la foto e in seguito si seleziona nel menù in basso Testo e a questo punto si ha anche la possibilità di ascoltarne la lettura. Questa modalità può essere ottima per leggere documenti anche fuori casa.
Tutti questi strumenti sono eccellenti per lo studio, ma la lettura non è solo studio. Ecco altri mezzi che permettono ugualmente di ottimizzare il tempo e le energie.
Gli audiolibri per godere del piacere della lettura
Gli audiolibri preservano la parte gradevole della lettura, perché essa risulta molto più coinvolgente rispetto ad un sintetizzatore vocale. Penso, per esempio, ai libri letti da artisti o professionisti della recitazione. D’altra parte anche i libri per bambini, dove intervengono i vari personaggi, rendono il libro avvincente e piacevole. Ricordo che i miei ragazzi, da bambini hanno ascoltato alcuni libri di Geronimo Stilton così tante volte da avere imparato le battute a memoria.
Ecco alcuni siti gratuiti dove reperire gli audiolibri:
https://audiolibri.org/
https://www.classicipodcast.it/
https://www.liberliber.it/online/opere/audiolibri/
http://libroaudio.it/
https://www.raiplayradio.it/programmi/adaltavoce/archivio/audiolibri/
https://librivox.org/
Anche diverse biblioteche mettono a disposizione molti contenuti audio e multimediali, per esempio il sito MediaLibraryOnLine Brescia e altre reti bibliotecarie collegate con gli istituti scolastici.
Non sempre si trovano degli audiolibri registrati da artisti, tuttavia ci sono molti prestatori di voce che rendono disponibili libri di narrativa, ma anche testi più specifici, come i testi universitari. Ad alcune associazioni è possibile anche richiedere la lettura di libri che non sono presenti nel catalogo. Troverai alcuni link a fine articolo.
Parlando di testi scolastici oltre alla versione digitale messa a disposizione dall’AID, nell’area riservata, spesso insieme al libro cartaceo sono a disposizione molti contenuti multimediali che possono contare anche tracce audio del testo o di approfondimenti. Quindi è utile verificare se la casa editrice li ha inclusi nel proprio libro. Personalmente con i miei figli li abbiamo trovato molto utili.
I libri digitali parlanti
Anche questa soluzione concede un’esperienza di lettura piacevole. Sono e-book in formato pdf letti da un prestatore di voce. In questo caso la scansione del testo è sincronizzata alla voce. Il lettore può seguire il testo in doppia modalità ascolto e lettura, per qualcuno è preferibile perché concilia concentrazione e attenzione.
Imparare a leggere con le orecchie
Leggere per un normolettore è un’attività automatica che sembra semplice come bere un bicchiere d’acqua. Ma i processi che vi sono dietro sono tutt’altro che semplici e richiedono sicuramente un po’ di allenamento. Questo avviene proprio nei primi anni di scuola primaria, quando si impara a leggere. Tuttavia, in presenza della dislessia, la necessità di usare una sintesi vocale si può presentare già in terza, quando il carico di lettura/studio aumenta. Nel momento in cui la lettura è finalizzata allo studio diventa necessario lavorare su due fronti: l’accesso agevole alla conoscenza da una parte e l’autonomia dall’altra.
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento rendono necessario molto spesso un importante intervento e sostegno nei compiti per casa da parte dei genitori o di un tutor. Di conseguenza molto spesso la lettura è fatta da mamma o papà. Il testo non è enunciato in maniera piatta, ma con enfasi. La comprensione è resa così più facile grazie all’intonazione data, perché mette in risalto il significato. Questa enfasi scompare completamente con una voce sintetizzata. Ecco perché è necessario allenare a leggere, non l’occhio, ma l’orecchio.
Come imparare ad usare la sintesi vocale
L’uso della sintesi vocale non è un’ascolto passivo, ma un’ascolto attivo per diversi motivi. Non essendo espressiva è necessario seguire la lettura dal testo digitale in modo da cogliere tutte le informazioni date dagli indici testuali (titoli, sottotitoli, grassetti e didascalie).
Inoltre la macchina può sbagliare le pause, gli accenti o i toni, rendendo quindi necessario seguire la lettura in modo da capire correttamente ciò che viene decodificato. Per aiutare in questo, possono essere utili quelle sintesi con la lettura a karaoke, dove viene evidenziata la parte letta. Inoltre, per lo studio, la sintesi vocale risulta più agevole rispetto ad un audiolibro, perché è più facile selezionare il brano specifico da leggere o, per esempio, tornare indietro per riascoltare una frase o un paragrafo. Senza parlare del fatto che la sintesi vocale permette di scegliere la voce, la velocità di lettura e la configurazione grafica, per esempio con una lettura immersiva. Comunque va sottolineato che la scelta dev’essere fatta sempre in funzione degli specifici aspetti da compensare.
Per insegnare ad usare la sintesi vocale per bambini dislessici, talvolta potrebbe essere utile lavorare prima su dei prerequisiti come l’attenzione o la comprensione orale e fare un passaggio graduale alla sintesi vocale, magari iniziando a svolgere il compito insieme, e integrando man mano l’uso della sintesi vocale, in modo che il bambino acquisisca un po’ alla volta dimestichezza con lo strumento, fino ad arrivare al momento in cui il nostro piccolo studente è in grado di svolgere il compito in completa autonomia.
Scegliere lo strumento giusto
Per poter scegliere lo strumento compensativo più opportuno è bene ovviamente, noi per primi, avere un’idea della tecnologia che può essere più adatta. Un elenco esauriente di software compensativi per la letto-scrittura, sia gratuiti che a pagamento, è disponibile sul sito dell’AID, così come alcune risorse per la lettura. Inoltre www.seleggo.org mette a disposizione un pratico strumento per gli alunni dislessici, e ritengo che questo tutorial possa essere interessante. Sono disponibili anche delle estensioni di Chrome, come Natural Readers o Helperbird, il quale include anche la funzione di lettura immersiva. Quest’ultima è contenuta anche in Office 365, nell’ambiente di Microsoft Teams in dotazione gratuita alle scuole e agli studenti che vi possono accedere gratuitamento con il proprio account istituzionale. Infine non dimentichiamo anche la sintesi vocale Word e Powerpoint con la funzione “Leggi”.
La conquista dell’autonomia
Imparare presto ad usare e sfruttare appieno una sintesi vocale agevolerà non solo l’accesso alla conoscenza, ma avrà un effetto positivo anche a livello psicologico. Nel giovane studente, sapere di essere in grado di studiare e fare i suoi compiti in maniera autonoma, rafforzerà la sua autostima e questo è sicuramente il primo passo per vivere la difficoltà e la scuola in modo più sereno. Quindi aiutiamolo a imparare a leggere con le orecchie!
Tuo figlio usa la sintesi vocale? È stato facile o ha incontrato difficoltà? Scrivilo nei commenti.